“Ciascun modo a suo tempo”: una proposta di riscrittura di “Miles’ Mode” di J. Coltrane

Voglio qui proporvi un’idea di rielaborazione del brano analizzato nel precedente articolo: http://www.nicolafazzini.com/wp/?p=219

Da qui si evince che la frase principale è suddivisibile in tre parti, che corrispondono a tre insiemi:
4-10 (0235) [122010]
4-1 (0123) [321000]
4-23 (0257) [021030]

Riguardo alle classi di insieme potete consultare questo articolo:
http://www.nicolafazzini.com/wp/?m=201811

Come abbiamo visto due di questi tre insiemi si sviluppano con un andamento intervallare circolare (http://www.nicolafazzini.com/wp/?p=204).
Possiamo ora provare ad attribuire una diversa durata temporale alla serie di intervalli, stabilendo una equivalenza tra durate e intervalli.
Il primo cerchio di quattro note ad es. è composto di due terze minori e due seconde maggiori. Stabilendo un principio di isomorfismo tra altezza e ritmo la prima nota avrà una durata di tre ottavi, la seconda di due ottavi, la terza di nuovo tre e l’ultima due (vedi Fig 1 parte del vibrafono). Il totale risultante è una frase che si sviluppa su un metro di 5/8. Il secondo gruppo avrà invece una durata di 3/8 (vedi Fig. 1 parte del basso) . Di seguito la Fig 1 in partitura: http://www.nicolafazzini.com/wp/wp-content/uploads/2018/12/fig-1-tempo-e-modo-copia.pdf

Questo tipo di processo creativo, che crea un parallelismo tra ritmo e altezze ha trovato in Joseph Shillinger, compositore ucraino trasferitosi negli Stati Uniti, un‘applicazione interessante. Le idee di questo originale teorico della musica, autore ad es. di composizioni per teremin e orchestra, hanno influenzato molti compositori del Novecento di diversi stili musicali (Henry Cowell, George Gershwin, Benny Goodman, Burt Bacharach giusto per citarne alcuni).

A questo punto possiamo fare un’ulteriore operazione di diminuzione sui nostri insiemi, sottraendo a ciascuno due note, la seconda e la quarta, replicando l’operazione sui retrogradi di ciascun gruppo.
Otteniamo qui una serie interessante che mette il luce qualità nascoste dell’insieme. Innanzitutto l’andamento melodico della serie non è più circolare, ma a spirale, dall’intervallo più ampio al più piccolo della serie. In secondo luogo se nell’andamento circolare erano evidenziati i vettori intervallari caratterizzante e traspositore, in questo andamento si palesano proprio gli intervalli nascosti dal movimento circolare, prodotti dalla somma di due vettori intervallari: nel primo insieme si tratta di quarta e seconda minore, nel secondo terza minore e seconda minore.

http://www.nicolafazzini.com/wp/wp-content/uploads/2018/12/tempo-e-modo.pdf

Un caso a parte il terzo insieme che non essendo disposto in modo circolare ma discendente rielaborato con l’esclusione della seconda e quarta nota non crea un movimento a spirale ma circolare con vettori intervallari di quarta e seconda maggiore.
Inoltre ci prendiamo qui una “licenza poetica” dal momento che questo insieme genererebbe un metro di 6/8, multiplo del precedente insieme 4-1 in 3/8. Per avere a disposizione tre metri diversi lo disponiamo in 7/8 (Fig 1 parte del sax) in modo da avere tre numeri primi diversi (3,5,7) a disposizione.

Queste tre serie così ottenute possono essere sovrapposte per ottenere un’interessante combinazione di metri diversi. Ciascuno dei tre gruppi si incontrerà con un altro secondo logica poliritmica:
ogni cinque ripetizioni il 3/8 incontrerà il 5/8
ogni sette ripetizioni il 3/8 incontrerà il 7/8
ogni tre ripetizioni il 5/8 incontrerà il 3/8
ecc..
L’incontro simultaneo delle tre serie invece è stabilito dal loro minimo comune multiplo, in questo caso il 105 (3x5x7).

Nel grafico sottostante sono rappresentati riga per riga i tre diversi metri con i loro punti di incontro.

Per comodità di scrittura e lettura ho stabilito un metro comune di 1/8 nella partitura.

Ho ipotizzato un’orchestrazione per XYQuartet dove sax alto, vibrafono e basso suonano ciascuno un metro diverso. Alla batteria, non ancora arrangiata e presente in partitura, potrebbe essere attribuito il ruolo di una semplice pulsazione binaria, ed essere così un riferimento metronomico utile, o un groove che contenga tutti i metri contemporaneamente.

Qui il file audio midi della partitura: http://www.nicolafazzini.com/wp/wp-content/uploads/2018/12/ogni-modo-a-suo-tempo.mp3

Ogni modo, o più correttamente, ogni serie avrebbe così il suo proprio tempo.
Questa ipotetica composizione dopo un corpo centrale dedicato all’improvvisazione, che potrebbe essere corale e dove ciascun strumento potrebbe riprendere e sviluppare il metro assegnatogli, ha una parte finale di sviluppo tematico legata al tema originale di Miles’ Mode.

Di seguito la partitura di questa sezione: http://www.nicolafazzini.com/wp/wp-content/uploads/2018/12/modo2.pdf

L’aspetto caratteristico di questa sezione finale è la creazione di una linea contrappuntistica eseguita dal vibrafono ottenuta in modo speculare rispetto all’asse della nota D. Ogni intervallo della successione della serie viene applicato in questa linea rigorosamente inversa nella direzione rispetto all’originale (serie per moto inverso).

Questo tipo di processo è stato da me usato in altre composizioni di XYQuartet ad es. in Malcolm Carpenter (cd Orbite, nusica.org 2017) sia per la scrittura della seconda voce del vibrafono che nel tema della sezione a partire dalla misura 121 dove basso prima e sassofono poi suonano la melodia principale modificata specularmente rispetto all’asse fa-la.

Tornando al nostro “Ogni modo a suo tempo” la sezione contrappuntistica è completata dallalinea del basso, che riprende la terza serie del tema rivista con un andamento circolare a partire dalla battuta n. 12.

Bibliografia:

Schillinger, Joseph (1946). Schillinger System of Musical Composition. C. Fischer, Inc. (New York)

Josef Rufer, Die Komposition mit zwölf Tönen, Berlin-Wunsieldel, Hesse, 1952 (tr. it.: Teoria della composizione dodecafonica, Milano, Il Saggiatore, 1962)

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